Libri
La Dogana Marittima di Ripa e Ripetta. Gli Statuti del XV Secolo.
Anno di pubblicazione: 2019
Da sempre Roma ha avuto uno stretto rapporto con il Tevere, preziosa via d'acqua attraverso la quale la città provvedeva all'approvvigionamento di numerose merci necessarie alla sua sopravvivenza e al benessere della popolazione. Tali prodotti, giunti dal mare, erano diretti al porto fluviale di Ripa Grande (detto anche Riparomea) che ospitò per secoli gli uffici della dogana. Oggetto del volume è lo studio, condotto prevalentemente sotto il profilo giuridico-normativo, degli Statuti del XV secolo che disciplinarono il funzionamento e i precetti di questa importante istituzione. Si tratta rispettivamente dei Capitula et Ordinamenta Ripe et Ripecte portus Riperomee Urbis (contenuti in un manoscritto conservato presso l'Archivio Storico Capitolino) risalenti al 1416 e degli Statuti e ordinamenti de Rippa et Ripetta della santa Cita de Roma fatti et ordinati al tempo de Pio papa secundo (contenuti in un manoscritto conservato presso l'Archivio di Stato di Roma) riferibili al quinquennio 1461-1466. Gli Statuti del 1416, tradotti dal latino, sono stati commentati capitolo per capitolo e posti a confronto con gli Statuti da ultimo citati (redatti in lingua corrente) al fine di cogliere l'importanza della riforma voluta da papa Pio II Piccolomini che disciplinò il commercio marittimo, dispiegando i suoi effetti anche nei secoli successivi soprattutto con riferimento alle competenze giurisdizionali dei Camerari di Ripa. Prefazione di Francesca Sigismondi.
Il Peccato e il Tributo. Prostitute e Fisco nella Roma del '500.
Anno di pubblicazione: 2016
C'è stata una Roma, nel passato, dove alcune strade non avevano nome; alcune non erano nemmeno strade, ma vicoli, viottoli, orti. Un po' città e un po' contrada, per orientarsi nella complessa toponomastica bisognava tenere a mente il nome di un'osteria nota, della residenza di una nobile casata, di una chiesa, del palazzo di un cardinale oppure dell'abitazione dove riceveva una famosa cortigiana. È in questa Roma della metà del Cinquecento che ci conduce l'autore, illustrando la multietnica popolazione della città. La preponderante presenza di maschi celibi aveva inevitabilmente portato all'aumento del fenomeno della prostituzione, che riceveva una comune e tacita accettazione da parte della collettività e che era vista dall'autorità ecclesiastica come elemento di utilità e pace sociale. Inoltre alimentava proficuamente le casse dell'erario. Il percorso, condotto con passo leggero, farà emergere piccoli episodi di un passato lontano, alcuni giocosi, altri malinconici, come sempre accade nella vita.
Pagina dell'editore: ` https://www.libreriauniversitaria.it/peccato-tributo-prostitute-fisco-roma/libro/9788854892569
Presentazione Libro: https://www.youtube.com/watch?v=zHS6ByXS73Y
Archivio di stato: https://www.archiviodistatoroma.beniculturali.it/it/21/archivio-news/193/il-peccato-e-il-tributo_-prostitute-e-fisco-nella-roma-del-500
Andrea Compatangelo. Un Capitano Dimenticato.
Anno di pubblicazione: 2014
Russia, 1918: a Samara viveva Andrea Compatangelo, nativo di Benevento, che da anni esercitava lì il commercio. Costui prese a cuore e cambiò la sorte di tanti prigionieri dell'esercito austro-ungarico italiani che si trovavano in quella città. Consapevole dei rischi che correvano nel corso della sanguinosa guerra civile tra bolscevichi e controrivoluzionari, Compatangelo decise di conferirsi i gradi di capitano del regio esercito italiano e di fondare spontaneamente un battaglione formato da trentini, friulani, triestini e dalmati denominato "Savoia" con il quale combatté contro i bolscevichi, a fianco dell'Armata Bianca e delle truppe cecoslovacche, anche al fine di aprirsi una via di fuga. Ripiegando verso oriente e percorrendo migliaia e migliaia di chilometri lungo la Transiberiana, Compatangelo riuscì a condurre i suoi uomini a Vladivostok presso la Missione militare italiana. Per questa impresa a dir poco singolare nessun merito gli fu riconosciuto dalle alt e sfere militari e dal governo. Questo libro intende restituire merito ad un italiano che intraprese con grande determinazione un'iniziativa che salvò tanti uomini e che è stato dimenticato e misconosciuto dai più.
Lo Statuto di Subiaco del 1456. Il Governo dello Status Sublacensis, il Processo Civile, il Processo Penale.
Anno di pubblicazione: 2013
Due Processi per Stupro in Epoche Lontane. La Storia di Giselda e di Martia.
Anno di pubblicazione: 2012
Due giovani donne, Martia e Giselda - una vive a Lugdunum (Lione) nel III° sec. d.C. e l'altra in Puglia sotto il regno di Federico II - così distanti nel tempo sono però vicine nell'esperienza comune di una brutale violenza subita nell'intimità della loro casa. Avranno giustizia? Quale giustizia potranno attendersi se viene amministrata da uomini sulla base di leggi scritte sempre da uomini? La ricostruzione delle loro vicende processuali permetterà al lettore di saggiare in quale modo la tradizione giuridica romana e la legislazione federiciana, pur guardando al mondo femminile da angolazioni completamente diverse, abbiano inteso rispondere alla istanza di giustizia. Sarà infine il lettore che, alla luce del materiale giuridico e letterario riportato nell'opera, potrà apprezzare se il trascorrere dei secoli abbia segnato, e in quale misura, una progressiva evoluzione sul tema della tutela della donna o se gli arretramenti e i periodi di "ripensamento" si alternino e siano sempre pericolosamente incombenti.